L’ASSOCIAZIONE RICERCA ITALIANA ALIENA: «SIAMO STATI CONTATTATI DA ALTRI TESTIMONI CHE HANNO FORNITO DUE BREVI FILMATI DELL’EVENTO IN DISCUSSIONE. DAI FILMATI È EMERSO CHE IL PRESUNTO OGGETTO OSSERVATO SI MUOVEVA IN DUE DIREZIONI OPPOSTE, MANTENENDO PERÒ LA STESSA FORMA E LE STESSE CARATTERISTICHE. LE RIPRESE MOSTRAVANO UNA SFERA LUMINOSA CON UNA SCIA FUMOSA E A TRATTI DI COLORE FUCSIA»: UN SEMPLICE RAZZO DI SEGNALAZIONE NAUTICA, APPUNTO
«Nei comunicati precedenti avevamo escluso aerei, volatili, droni e satelliti come possibili spiegazioni, ma si era mantenuta cautela riguardo a un possibile razzo segnalatore. La svolta arriva con una testimonianza ulteriore da parte della signora Sandra, residente a Savona, che ha fornito sequenze di scatti effettuati sulla riva vicino alla spiaggia adiacente al tratto del Mercatò. Dalle foto emerge chiaramente che l’oggetto in questione è un razzo segnalatore, e si può individuare il punto di lancio tra le rovine dei cantieri navali Solimano, poco distante dalla Villa Zanelli e dalla caserma dei vigili del fuoco – spiegano all’associazione -. Come sospettato nei comunicati precedenti, non si escludeva del tutto la presenza di razzi segnalatori, ma i racconti dei testimoni e i pochi dati a disposizione non consentivano una corretta identificazione. Quindi, molto probabilmente si tratta di razzi a paracadute a luce rossa, i quali utilizzano la polvere nera come materia prima. La polvere nera è l’esplosivo in polvere più antico utilizzato dall’uomo e trova ampio impiego in pirotecnica per i fuochi d’artificio e come segnalatori».
Prosegui la lettura qui : https://genovaquotidiana.com/2023/06/12/ufo-a-savona-nessuna-visita-degli-omini-verdi-era-un-razzo-segnalatore/